sabato 31 dicembre 2011

CAPODANNO

E' capodanno. Sono a casa. Ascolto musica. Chiudo le tapparelle. Fumo.
Fuori c'è il mondo che festeggia. Dentro, la chiusura.
Il capodanno rispecchia il presente. Ed il mio presente è questo: non appartenere a nessuno. Mi sta bene.
Domani parto per la montagna, pronto alla durezza che avrò, pronto alla parte del duro.


I giardini sono un luogo intellettualmente interessante. Mio zio fa gli auguri mesi prima. Io costruisco nuvole: di pensiero, di umore, di tristezza, di calci, di libertà, di ciò che capita.
Presto scriverò qualcosa, presto romperò qualcosa, presto cadrà sulla tavola un bicchiere pieno.
You believe she said that.
Quest'anno spaccherò qualcosa. Quest'anno attraverserò quei posti. Quest'anno il verde. Quest'anno salterò e salterò. Con una mazza spaccare tutto. Salterò.
Dito medio è un modo di sentire. Dito medio è saltare. Dito medio è amare me, myself and I.


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